La notte è giovane, giovani pessi....
L’immagine de “L’Universitario pessu” per
eccellenza è quella di uno studente che, seppur involontariamente, si discosta dal modello a cui aveva sempre ambito. Ma ci siamo mai chiesti quali possano
essere effettivamente le cause di questa, oserei dire, perdizione nella quale
un ragazzo o una ragazza va incontro? Prendiamo in considerazione un diciannovenne della Sicilia orientale che, dopo aver trascorso i migliori anni della gioventù
in una piccola realtà, all’improvviso si trova catapultato nella realtà
catanese per iniziare una nuova vita. Sotto la maestosità
dell’Etna, la città di Catania mostra tutto il suo splendore circondata dai milioni di “mbare” che ogni persona esclama per parlare con
chiunque, anche con uno sconosciuto. Una città che di giorno la si può vivere e
sentire a lungo e in largo dalla Fera ‘o Luni al Liotru di Piazza Duomo dove le
forme barocche dei suoi palazzi sembrano farti tornare secoli indietro e che di notte conquista senza vie di scampo. Ecco, senza vie di scampo perché
a Catania, la notte, anche se tu abbia avuto la giornata più stancante di questo
mondo, sarai costantemente stimolato a uscire. Le luci dei lampioni trasformano
il volto delle vie trafficate di giorno da migliaia di persone. Da piazza del
Teatro Massimo Bellini, passando per via Etnea fino all’antica via del
Plebiscito, la movida catanese è un incontro tra modernità e tradizione
rappresentata dal cosiddetto arrusti
e mangia delle polpette di
carne di cavallo. Il centro della movida catanese comunque è la rinomatissima
Piazza Teatro Massimo che nei giorni di mercoledì, venerdì e sabato si popola
di un numero indefinito di ragazzi studenti e non, catanesi e non, i quali
passano la serata (se non addirittura tutta la nottata) a incontrare amici, scambiare quattro
chiacchiere e raccontarsi un po’ la giornata. Il tutto contornato dal fumo di
una sigaretta e, perché no, da una birra o da un cocktail per rallegrare la serata. Non è concepibile uscire la sera a Catania e
non prendere una bevanda alcolica, nel migliore dei casi non verresti
considerato normale. Qualunque sia la scelta di questo ragazzo per passare la
serata, quest’ultima si concluderà con la colazione alle sei del mattino nella
tanto rinomata Via Napoli. Non farsi travolgere da tutto questo tourbillon di
avventure che possono capitare in una delle tanti notti catanesi è pressoché
impossibile. A questo punto sorge un dubbio spontaneo: che sia proprio la movida catanese a trasformare uno studente modello in universitario pessu?
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RispondiEliminaComplimenti per l'argomento scelto. Probabilmente, è la vita condotta da uno studente fuorisede a distrarlo dall'attività universitaria. Ma, ci sono studenti che escono solo il fine settimana.
RispondiEliminaCiao We can do it girl! E' vero, dopo una settimana di duro lavoro bisogna staccare la spina e Catania è la città giusta per farlo. Ci piacerebbe sapere come trascorri le tue serate, anche tu sei un universitario pessu? A presto!
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