La Pasqua ai tempi dell'università

Com’è stata la Pasqua di un universitario pessu?
Solo pochi giorni fa siamo stati travolti da Pasqua e pasquetta e se siamo qui a raccontarlo significa che siamo sopravvissuti!
Ecco una lista dei luoghi più comuni che ogni studente è costretto a subire:
- I PARENTI INOPPORTUNI
Anche quest’anno puntuali come al solito i nonni e gli zii non hanno perso l’occasione di farci le classiche domande “ma quando ti laurei?” “dov’è il fidanzato?” “hai trovato lavoro?”. Nella nostra mente parte una lista di insulti con ogni lettera dell’alfabeto, ma che hanno un comune denominatore “ma i fatti tuoi?”. Per non essere troppo scontrosi occorre però fingere tranquillità, è sempre la scelta migliore.
- LA COMITIVA DISORGANIZZATA
La tua comitiva è quella che organizza tutto all’ultimo momento credendo di avere tutte le strade aperte, ma ahimè non ha ancora capito dopo anni che così facendo si rischia di buttare tutti i piani in aria. Quel locale carino è tutto pieno, la campagna del tuo amico non è più disponibile. Come fare? Essere accollativi, sempre! Andare con l’amico dell’amico nella campagna della sua fidanzata ti permetterà di conoscere nuove persone e di fare nuove esperienze.
-ARRUSTA E MANGIA
Una sola parola rallegra le vacanze di Pasqua: grigliataaaaaaaaa! Ed è subito festa, tutti amici, una birra e un panino con la polpetta di cavallo rendono felice ogni terrone che si rispetti, soprattutto un catanese cca ‘nocca.
- LA PIOGGIA
Tuttavia ci sarà sempre quella nuvoletta fantozziana che ti perseguiterà ovunque andrai, perché lei c’è sempre, ti conosce e sa dove trascorrerai la tua pasquetta. Ogni anno sempre la solita storia, tanto che potrebbero benissimo creare uno spot: “Pasquetta, piove, forte, sempre”.

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